
Madre: “Dunque, ricognizione… la nonna ho fatto, zia ho fatto, Francesca, poi c’è Luigi, un pensierino per la Franca, tutti i consaguinei e tutti gli acquisiti secondo me ci siamo! colleghe fatto, la figlia della mia collega che me lo ha fatto l’altro anno e quindi anche quest’anno siamo a posto… amiche del the della nonna fatto, vicini di casa ho preso una robetta proprio… le mamme di Serena, Irina, Samantha, Susanna… ah! poi ho preso cinque pacchetti d’emergenza che contengono qualcosa che va dai 6 ai 96 anni, per maschio e per femmina, da tenere nel baule della macchina qualora qualcuno mi faccia un pensiero e io sono impreparata… tac! prendo uno a caso e so che funziona… ho anche preso le etichette per scrivere il nome al volo e dargli un’aura di personalizzazione! e poi le coccardine per ogni evenienza…”
Io: “Gli amici dell’agriturismo che ci regalano ogni anno una cassa di vino?”
Madre: “Fatto!”
Io: “La figlia dei… quei tuoi amici… quelli che hanno appena avuto una bambina…?”
Madre: “I Lanza? Fatto”
Io: “Beh, allora mi par bene… ci siamo…”
Madre: “Sì, ci siamo, per cui adesso io andrò in palestra per poi spararmi un bagno con sali dell’Himalaya… per poi mettermi a letto con un bel giallo che mi ha già preso… per poi dimenticarmi del salasso finanziario Natale 2011. Relax. Poi magari tu e tua sorella vi dimenticate di avere una madre in questo spazio temporale okay?”
Io: “Mamma?”
Madre: “Sì!!!!”
Io: “Il marito dell’amica della nonna, quello facoltoso, non ci aveva regalato una palla di Swarovski l’altro anno? Praticamente la più bella palla che avevamo per l’albero… che poi tu ti eri molto imbarazzata perché non gli avevi preso niente e alla fine la nonna ha recuperato un candelabro che aveva nello studio e lo ha incartato nel bagno?”
Madre: “…”
Io: “…”
Madre: “…”
Io: “…”
Madre: “… non c’è problema… prendiamo un Pandoro. Un buon Pandoro.”
Io: “Con la palla di Swarovski 250 mila euro?”
Madre: “…”
Io: “…”
Madre: “…MA PERCHEEEEEE? MA COSA HO FATTO IO DI MALEEE? MA HO MAI CHIESTO QUALCOSA A QUALCUNO IOOO? IO? NO! MAI CHIESTO NIENTE… MA POI COSA CE NE FACCIAMO NOI DI ‘STA PALLA… MA DOV’E’ STA PALLA?”
Io: “Eh, poi l’abbiamo rotta perché era troppo fragile…”
Madre: “Ma era proprio di Swarovski Swarovski?”
Io: “Eh sì, mamma. Swarovski.”
Madre: “AHHHHHHHHHHHHHH!”
Io: “Telefoniamo alla nonna, magari ha un altro candelabro?”
“…”
“…”
Madre: “DOVREBBE ESSERE UNA FESTA SPIRITUALEEE! DI RACCOGLIMENTOOO! SONO DIECI GIORNI CHE MI SPARO THE, CAFFE’ E AFFINI CON GENTE CHE MI CHIAMA E MI CHIEDE COSEEE!!!!”
Io: “No mamma, non preoccuparti, nessuno ti chiede niente…”
Madre: “IO VOGLIO SOLO FARMI UN BAGNO CON I SALIIII!”
Io: “Mamma, fatti il bagno con i sali, io vado alla merceria qui sotto, mi faccio venire un’idea okay?”
Sofia entra e lancia i pattini in un angolo.
Sofia: “Mammina!!! credo di averlo visto sai Babbo Natale, ho visto un puntino luminoso nel cielo con le renne!!!!! pensa mamma!!!! mamma!!!! le renne ho visto!!!!”
Madre: “Davvero? bellooo amore…”
TOGLIMELA DALLA VISTA.
Microclisma: Perché sono cresciuta in una famiglia così dissacrante? e perché, nonostante questo, non ci salviamo mai dalla nevrosi? Si può vivere con questo cinismo?
AIM, DRIMIN OVA UAAAIT! CRISMASS!
Io ho avuto un’illuminazione natalizia, fatta non di lucine intermittenti ma di pensieri profondi: l’origine della frase “A Natale siamo tutti più buoni”. Ho capito perché. Perché il giorno di Natale è il primo di riposo dopo due settimane in media di caccia ai regali, in climax ascendente, con vetta il 24. È il relax che segue che ci rende più ebeti e quindi più buoni. Quindi a Natale siamo tutti più buoni non per bontà d’animo o per valori cristiani, ma perché abbiamo appena rimosso un grosso motivo di stress.
Infatti io quest’anno non ho fatto la corsa ai regali (nel senso che ne ho fatti pochi e in anticipo) e mi accorgo di riuscire a guardare il Natale con straordinaria lucidità vedendone tutta la parte carnevalesca grottesca. In generale io ho capito questo: oltre ad arrivare al 24 tremendamente stanchi, si arriva anche tremendamente seri e irritabili. Tipo il 24 pomeriggio in casa mia tutto si tiene su fragilissimi equilibri. Poi con il 26, 27… ci si rilassa e la gente comincia a rivedere tutto con leggerezza. Fenomeno da studiare.
Quest’anno non ho fatto regali, e io stesso ne riceverò due soltanto – che peraltro sono andato ad acquistare di persona e che ho già consegnato a mia madre da impacchettare e mettere sotto l’albero. Albero che, per la verità, non è ancora stato fatto, perché per la prima volta in ventotto anni mia madre non ha avuto voglia di farlo.
Saranno gli effetti della crisi, o l’avvicinarsi della pensione?
I migliori Natali che ho passato erano semplici, laici, essenziali… però mi raccomando sempre mangerecci!