
LUCIA: “Nel 2006 ho conseguito una Laurea Triennale in Storia Dell’Arte con un voto dignitoso e in tempi altrettanto dignitosi. Tutta questa dignità avrebbe dovuto spalancarmi all’istante le porte del mondo del lavoro. Non è stato così.”
BENEDETTA: “Il mio fidanzato spera come me di poterci permettere una casa, dei bambini, certo, non senza sacrifici, e io mi chiedo ma la vita se non è questo… cos’è?”
GIANPAOLO: “800 euro se va bene, ma seguivo anche un ufficio stampa e arrivavo a 1200. Ma il contrattino sta per finire. Chiuso il mese e mezzo punto a capo”
LUCIA: “Mi dimetto da questo impiego a posto fisso, che oggi come oggi sembra un DONO”
ALESSANDRA: “Incinta e disoccupata ho fatto il giro degli enti, associazioni, Comune, Regione. Nessun assegno di maternità, niente assegni familiari, nulla di nulla!”
MARTA: “A lavoro finito, dopo ennesima sollecitazione, mi fa comprendere chiaramente che intende avvalersi dell’assenza di un contratto per non darmi il compenso che mi spetta. Poche centinaia di euro”
ANNA: “Sono una precaria di lusso, ma al contrario di altre professioni di lusso le prestazioni intellettuali d’alto bordo hanno un infimo riscontro economico, sebbene riempiano la bocca: professore a contratto”
MASSIMO: “Alla sottoscrizione del contratto, dopo aver elogiato il mio curriculum ed essersi complimentato, s’incupì improvvisamente. Dovevamo parlare del mio compenso”
Microclisma: Articolo 1.