
Milano da bare lo trovi qui.
Un grazie speciale alla mia fonte di inesauribile ispirazione. Un grazie speciale a:
– i milanesi che a Milano ci sono nati e che quindi, probabilmente, non capiranno mai questo libro.
– i milanesi che sono arrivati a Milano negli anni Ottanta e che hanno apprezzato profondamente la Milano da bere, bevendosela tutta.
– i milanesi che hanno amato profondamente Milano perché scappavano da qualcosa di peggiore, di Milano.
– i milanesi di adozione che hanno imparato a venire a patti con Milano, domandola, nonostante tutto.
– i milanesi che detesto Milano e ogni anno dicono vado via e poi non vanno via.
– i milanesi che odio Milano ma ormai ho comprato casa.
– i milanesi che odio Milano ma se ti fai il week end sul lago va meglio sai?
– i milanesi finché la carriera okay, ma i figli si crescono da un’altra parte.
– i milanesi che sono milanesi per il solo fatto che sono costretti a lavorare in un palazzo che ha sede a Milano.
– i milanesi che non conoscono Milano perché vivono dentro a una macchina sulla circonvallazione esterna e hanno domicilio in una città limitrofa.
– i milanesi che vengono da altri continenti la cui cultura è stata serenamente obliterata da quella imperante, e cioè quella milanese.
– i milanesi che sono nati milanesi, ma in un’altra città. Arrivano tutti il prossimo anno.
– i milanesi che hanno raggiunto Milano per poter giustificare la loro frustrazione.
– i milanesi che si sforzano di diventare milanesi ma senza successo perché non è proprio nella loro natura.
– i milanesi che si sono trasferiti a Milano perchè hanno pensato che la metropoli poteva combattere la loro solitudine. E si sbagliavano. Ma lo hanno scoperto troppo tardi.
– i milanesi che sono venuti a vivere a Milano essendo nati nella peggiore provincia, e non torneranno mai indietro, comunque.
– i milanesi che sono venuti a vivere a Milano essendo nati nella migliore provincia e quindi tanto lo so che un giorno tornerò.
– i milanesi che in altri luoghi si sentivano minoranza ma a Milano potevano finalmente costituirsi in maggioranza.
– i milanesi che ci facciamo il culo per tutti e che senza il coraggio delle nostre imprese l’Italia affonda.
– i milanesi che stramazzano al suolo alle dieci di sera ogni giorno ma guarda che Milano è piena di opportunità, esci, fai cose e vedi gente.
– i milanesi che continuano ad essere milanesi anche molti anni dopo che hanno abbandonato Milano e allora tutti dicono guarda che qui non sei più a Milano tesoro!
Insomma grazie a quel sentimento così speciale che è la milanesità e che prima o poi, tardi o presto, vecchio o giovane, investe ognuno di noi.
Microclisma: E tu, che milanese sei? O meglio, che milanese sarai dopo aver letto questo libro?
Milano è finita appena al 21° posto, anche dopo Roma al 19°, nella classifica della movida di Trip Advisor, con al primo posto Seul, basata sul voto medio delle recensioni per le attrazioni delle città chiave del mondo relativamente alla categoria vita notturna. Se non fosse perchè è ancora uno dei quattro grandi centri del fashion system globale, sarebbe finita anche molto più giù in classifica. Dagli anni novanta in poi sempre meno “bere” e sempre più “bare”.