Ore 13.30.
Supermercato.
Mi avvicino alla mia meritata insalata, e la prendo.
Mi avvicino a del melone a pezzi, e lo prendo.
Vedo Le Tenerezze del Mulino Bianco, e sento che ho bisogno di loro, e le prendo.
Mi metto in coda, come tutti, dietro all’ultimo che vedo.
voce stridula di donna: “ehm, forse che dovrei esserci io prima… forse.. direi… direi eh!? direiiiiii!!!!!!”
Mi giro e c’è una bionda con gli occhi fuori dalle orbite con in mano dei tramezzini.
Rimango interdetta un paio di secondi. Ferma. Immobile, chiedendomi da dove viene tutto questo abbruttimento, e questo astio e questa mal disposizione verso il prossimo.
Continua.
“O forse non mi ha visto!!? o forse voleva fare la furba?! eh? eh?”
Mi muovo verso di lei con molta lentezza e sento un rumore di viscera pancreatica e davvero non so come… le parole mi escono così… con una serenità cristallina.
“Salve signora bionda. Vede quelli, quelli lì che ha in mano… sono solo dei tramezzini, e questo, questo… è solo del banale melone in pezzi, e quella? è solo una cassa di un supermercato in una città di un Paese molto piccolo sulla Terra nell’Universo….
…ci pensa mai? che la nostra esistenza su questo Pianeta è una incalcolabile frazione infinitesimale rispetto alla Storia del Mondo… non è pazzesco? è pazzesco se ci pensa eh?
…e adesso, passi, passi pure avanti a me con i suoi bei tramezzinetti… che non le voglio rubar tempo… ah… cos’è? salsa di funghi? ottima!”
Microclisma: sarà pure una cosiderazione folle da fare in pausa pranzo, ma ogni tanto certe cose, a certa gente, vanno ricordate. E scusate se vi ho rattristato.
pici passi, sempre.
oh yeah.
e rock’n’rogl.
ma… le eri davvero passata avanti? cmq è difficile conoscere un estraneo ma quanto è facile litigarci.. inutile siamo predisposti a.. tirar longhi..