
Posta. Ufficio Giacenze.
Io: “Buongiorno”
Impiegato: “Buongiorno Signorina… (guarda la carta di Identità) Marta!”
Io: “Ho un avviso di giacenza.”
Impiegato: “E perché me lo dice con questa espressione così affranta?”
Io: “Perché l’ultima volta che sono venuta qui… era una missiva dell’Agenzia delle Entrate.”
Impiegato: “Oh no, vado a prenderLe subito la busta Marta, ma vedrà che non sarà niente di pericoloso questa volta… me lo sento…”
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Impiegato: “Ecco qui… ecco qui… ecco qui… deve essere un’azienda… la conosce?”
Io: “Ah sì, sarà la Certificazione Unica. Tutto a posto allora. Perfetto.”
Impiegato: “Lo vede che non ci sono solo brutte notizie a questo mondo? Lo vede che ogni tanto si può sperare? Guardi le faccio un disegnino qui sulla busta che la rallegrerà… ecco gli occhietti… i capellini…. e anche la manina che fa ciao! ciao! Le piace? ciaoooo!” (Signora dietro di me attonita)
Io: “Grazie Signore, Lei è davvero molto simpatico!”
Impiegato: “Prego. Perchè sa quando si è capito che il mondo non cambierà per noi, siamo noi che dobbiamo cambiare per lui! buona giornata Marta!”
Microclisma: è bello sapere che esiste ancora un ufficio Giacenze di umanità.